Quando si parla di terminali di fascia alta, subito viene da pensare ad iPhone e Galaxy, tralasciando terminali come il BB Z10, il Sony Z1 e, per l’appunto, il fantastico LG G2, oggetto di questa recensione.
Normalmente, chi mi conosce sa che realizzo per lo più videorecensioni. In questo caso, invece, ho preferito dedicarmi ad una recensione scritta, perchè ritengo che per questo terminale ci sia bisogno di un giudizio più ponderato, dettagliato, e slegato dai tempi ridotti tipici delle videoreview.
Devo ammettere che questo LG G2 è sempre stato un terminale snobbato dal sottoscritto, probabilmente perchè non ho mai avuto fiducia nell’azienda coreana, che ho sempre reputato lenta negli aggiornamenti e costruttrice di telefoni mediocri.
Grazie a Gli Stockisti, però, ho avuto la possibilità di provarlo, e ne sono rimasto veramente colpito. Ecco quindi le mie impressioni dopo due settimane circa di utilizzo.
Estetica
La prima cosa che viene subito all’occhio più attento è la completa assenza di tasti fisici visibili. E non sto parlando solo di tasto home, back e menu. All’appello, mancano anche il tasto sleep/power e il bilanciere del volume.
Basta però girare il telefono, e come per magia, appena sotto la fotocamera da ben 13 MegaPixel, compare un layout tutto nuovo, che vede il pulsante power “incastonato” nella piccola gobba formata dai due tasti volume.
Una scelta che andrà ad influire totalmente sull’usabilità del terminale, che andremo ad approfondire più avanti.
Nella parte inferiore del terminale troviamo due griglie, rispettivamente utilizzate da altoparlante e microfono, accompagnati da un jack per le cuffie e da una porta micro usb.
I restanti tre lati, sono completamente sgomberi, ad eccezione del sinistro, sul quale possiamo vedere lo sportellino della Sim, in formato micro.
Hardware
Quando si parla di display su terminali di fascia alta, ci troviamo (in genere) davanti a due soluzioni: Amoled ed IPS.
In questo caso il telefono monta uno schermo IPS da 5.2”, visibilissimo sotto la luce del sole, FullHD e con tasti funzione a schermo. Ho fatto un paragone con il mio Galaxy S4 e, tolti i tasti, rimane una parte sfruttabile identica, da 5 pollici. Questo ovviamente viene meno quando ci troviamo nella immersive mode di KitKat, che però, per ora, non è ancora disponibile systemwide, essendo il terminale ancora fermo ad Android 4.2.2 JellyBean.
Un aggiornamento, tuttavia, è previsto entro il mese di Marzo, quindi i possessori attuali e futuri di questo terminale possono ben sperare di veder sfruttato al meglio il generoso schermo, nonchè di vedere schizzare ulteriormente le già impressionanti prestazioni di questo terminale.
Il processore, infatti, è uno Snapdragon 800 da 2.26 GHz che, coadiuvato da 2 GB di ram, permette una delle esperienze più fluide e veloci che personalmente abbia mai incontrato su uno smartphone.
I tagli presenti sul mercato sono di 16 e 32 GB, non espandibili tramite scheda Micro SD come su terminali analoghi.
Software
Quando si tratta di launcher personalizzati delle case produttrici, in genere si storce il naso. Siamo tutti abituati a vedere personalizzazioni come la TouchWiz di Samsung, un’inutile aggiunta alla già buona esperienza “pura” di Android, che va solo ad appesantire e ad aggiungere funzionalità extra che difficilimente useremo.
LG, a mio avviso, è riuscita invece ad aggiungere moltissime cose utili, senza minare la velocità e la fluidità del terminale. In effetti questo G2 va una scheggia, termine che probabilmente poco si addice ad una recensione, ma che riesce a rendere chiaramente l’idea di come l’interfaccia sfreccia sotto il dito dell’utente, rispondendo prontamente al tocco, e garantendo una velocità ottenibile solamente su terminali con Android Stock come il Nexus 5, o super pompati nell’hardware, come il Note 3.
La cosa bella è che non ci troviamo di fronte ad una personalizzazione come, ad esempio, la Sense 5 presente su HTC One, che è fluidissima, rinunciando però a molte funzioni che la concorrenza offre da tempo.
Il G2 non manca di nulla. Dalla personalizzazione certosina del launcher (che permette di cambiare le icone, la disposizione del pulsante dell’app drawer, le funzionalità e l’ordine dei tasti funzione a schermo) fino alle shortcut nella tendina notifiche.
E’ presente anche la “modalità silenziosa” implementata direttamente nel software di sistema, che si rifà alla “modalità di blocco” della TouchWiz, o a quella che su iOS si chiama “non disturbare”, che permette di annullare totalmente ogni tipo di notifica di sistema, tranne che per una whitelist di contatti personalizzabile, funzione per me di vitale importanza.
Su terminali come HTC One, ad esempio, bisogna ricorrere ad applicazioni esterne, che non sempre fanno bene il proprio lavoro.
Non manca un ottimo software per la fotocamera, che permette praticamente tutto ciò che Samsung ha implementato sui propri terminali, dallo “scatto migliore” alla rimozione degli oggetti in movimento, passando per panoramica, cinemagram, hdr, e picture in picture (di cui LG è stata pioniera).
Fotocamera
Avendo nominato la fotocamera, non possiamo quindi passare a parlare di quella che è la croce e delizia di questo terminale.
La Fotocamera del G2 potrei definirla con due parole: performante ma pigra.
Gli scatti in condizione di luce buona, vengono molto bene. Il sensore è al pari del Galaxy S4, ma a differenza di quest’ultimo, dispone di uno stabilizzatore ottico.
Il vantaggio di avere un OSS è enorme, e permette di scattare anche a persone con la mano poco ferma, come il sottoscritto. C’è da dire che i risultati sono decisamente “hit and miss”.
Personalmente ho riscontrato una percentuale dell’80% circa di riuscita di un buono scatto, questo proprio a causa della pigrizia della fotocamera nel mettere a fuoco. Spesso abbiamo problemi di front/back focus (quel fenomeno che causa una messa a fuoco errata su un soggetto ripreso) e gli scatti che sullo schermo del telefono sembrano perfetti, diventano sfocati quando li andiamo ad analizzare bene sullo schermo del computer.
La messa a fuoco, oltre ad essere leggermente imprecisa (e sottolineo leggermente), è anche molto lenta. In condizioni di luce buona è nella norma, ma quando andiamo ad utilizzarla di notte o al chiuso, diventa un disastro. E’ lenta, imprecisa, e spesso incorretta.
Per quanto riguarda i video, il telefono riesce a girare filmati in FullHD sia dalla fotocamera posteriore che da quella anteriore. La qualità è eccellente, ma l’autofocus si comporta ovviamente nello stesso modo descritto prima.
Ovvio, stiamo parlando sempre di un telefono, quindi non possiamo pretendere la qualità di una reflex, ma è un vero peccato viste le performance del sensore in luce buona, e visto anche che la concorrenza offre soluzioni decisamente più performanti, che dimostrano quanto sia possibile avere una buona fotocamera anche su uno smartphone.
Tuttavia questo problema ritengo possa essere risolto via software, quindi sulla fotocamera si dovrebbe tornare a parlare dopo l’uscita dell’aggiornamento a KitKat, che potrebbe risolvere anche questi piccoli inconvenienti.
Autonomia
L’autonomia di questo terminale merita assolutamente un paragrafo a parte.
Non ho paura a dichiarare che il G2 ha una delle autonomie più lunghe che io abbia mai riscontrato su uno smartphone. Personalmente, con il mio utilizzo (abbastanza intensivo, soprattutto sui social), ha superato di gran lunga quella del Note 3.
La batteria da 3000 mAh garantisce l’arrivo a sera, e oltre. Ci sono persone che con un utilizzo medio riescono a farci 2 giorni.
Durante i miei test sono arrivato a spegnere il telefono al 17% con 3 ore di schermo acceso (di cui 45 circa, giocando) su un totale di 17 ore e 16 minuti di utilizzo, tutte con uno SmartWatch 2 collegato via Bluetooth.
Un’autonomia che davvero non vedevo dai tempi del Note3, che pur durando molto, non mi garantiva questi risultati, probabilmente a causa della scarsa ottimizzazione software sotto il cofano.
Usabilità e considerazioni finali
Veniamo quindi alla conclusione di questa recensione, parlando della cosa più importante e controversa di questo telefono: l’usabilità.
Come accennato all’inizio, i tasti (per me) più importanti, quali volume e power, sono stati posti sul retro del telefono. Una scelta, questa di LG, molto azzardata e coraggiosa, che personalmente non mi sento di premiare.
L’estetica del terminale ne ha guadagnato di certo, risultando un unico blocco (in plastica) molto pulito ed elegante, ma a livello pratico non è nè pratica nè utile in alcun modo.
Partite dal presupposto che il sottoscritto ha un odio anche verso i tasti virtuali introdotti dalla serie Nexus, quindi tutte queste opinioni sono personali ed opinabili, ma se da quando ho il terminale ho ricevuto decine di “Ma sono comodi quei tasti? Ti ci trovi? Dopo due settimane ti ci sei abituato?” capite che i dubbi non sono solo i miei.
Ogni singolo amico a cui ho dato in mano il terminale, ha espresso dubbi su questi tasti sul retro, e a distanza di 14 giorni, posso dire che i dubbi sono più che legittimi.
Il sunto è che no, non mi ci sono riuscito ad abiturare. Li ho trovati scomodi. Non inutilizzabili, questo è certo, e magari a distanza di mesi ci avrei fatto il callo, ma comunque scomodi.
Il terminale può essere sbloccato anche con la funzionalità chiamata Knock On (o Toc Toc), che permette di accendere lo schermo facendo due tap veloci su di esso. Funzionalità che si attiva discretamente quando il terminale è appoggiato su un piano (ma non sempre) e che ho trovato molto più difficile da utilizzare con il terminale in mano.
E’ pur vero che quando si ha in mano il telefono è molto più sensato accenderlo dal tasto power, che però è sul retro, quindi scomodo. E’ un cane che si morde la coda.
Bastava aggiungere un tasto home fisico sul fronte e questo problema sarebbe sparito del tutto.
Per il resto il telefono funziona in maniera egregia, il migliore della sua fascia probabilmente, e mi sento di consigliarlo a tutti nella maniera più assoluta, a patto di venire al compromesso dei suoi due (unici) difetti: fotocamera lenta e tasti sul retro.
Ringrazio ancora Gli Stockisti per avermi dato la possibilità di provare il terminale, che sul sito viene venduto al prezzo eccezionale di 379 euro, nella sua versione da 16 GB.